Nonostante il recente allentamento delle misure di lockdown, la quarantena continua a limitare gli spostamenti di milioni di cittadini. Tra questi, naturalmente, ci sono anche i proprietari di auto elettriche.
Se da un lato le vetture con motore endotermico non soffrono di particolari problemi legati a lunghi periodi di fermo, dall’altro le full electric necessitano di qualche accortezza in più.
Anche se spente e quindi “ferme”, queste vetture sono dotate di alcuni sistemi basilari sempre attivi che consumano (molto lentamente) la batteria di trazione. A questo bisogna aggiungere che la stessa batteria al litio soffre di una piccola “autoscarica”, che le sottrae circa il 3% di energia ogni mese.
Questi problemi sono normalmente ininfluenti quando le auto vengono quotidianamente utilizzate e ricaricate, ma a vettura ferma possono sopraggiungere dei danni, anche gravi. Se utilizzata correttamente, una batteria può durare anche più di dieci anni, con un degrado del 30% rispetto alla sua capacità iniziale. Come mantenerla, dunque, in salute?
Innanzitutto, mai lasciare la batteria completamente scarica. Non tutti sanno infatti che, una volta raggiunto lo 0%, una batteria al litio mantiene comunque una minima carica di riserva, inutilizzabile dall’utente, ma comunque presente. Subendo la normale “autoscarica” si rischia di far andare il dispositivo sotto i valori minimi di sicurezza, pari a circa 2.5 volt. Sotto questa soglia si possono innescare reazioni chimiche nelle componenti della batteria in grado di generare danni irreversibili.
E se si carica la batteria al massimo della sua capacità? Meno grave del suo opposto, ma comunque non ideale. Anche in questo caso la batteria al litio va incontro a un'usura prematura. In teoria, anche durante l'uso quotidiano non conviene caricare la vettura completamente – si rischia infatti di “stressare l’accumulatore – ma in quel caso l'auto viene utilizzata quasi subito, abbassando quindi il valore massimo.
Per una vettura che deve necessariamente restare ferma, avere la batteria al 100% può rappresentare un problema, dato che non è possibile stabilire a priori per quanto tempo dovrà restare bloccata. Portare la carica al massimo per un giorno non rappresenta un problema rilevante, farlo per quindici giorni o per un mese può condurre a dei danni significativi, anche considerando l'autoscarica che mitiga il problema.
Quindi, qual è il valore di carica ideale? Non c'è una risposta assoluta a questa domanda, ma con un minimo di buon senso, si può affermare che il valore ideale della ricarica per un veicolo elettrico fermo deve essere tra il 50% e il 75%. Questi valori rappresentano una buona “distanza di sicurezza” dalla carica totale, e al tempo stesso anche un ottimo margine per non doversi preoccupare dell'autoscarica.
12 maggio 2020