Sempre più autonomia per le auto elettriche: è questa una delle principali sfide per la crescita della mobilità elettrica su scala globale. E a questo stanno lavorando case automobilistiche, innovatori e ricercatori, proprio per rendere sempre più comodo viaggiare in elettrico, senza “ansie da ricarica”.
Durante il workshop “Let’s Change the Future of Cars”, la casa automobilistica giapponese Toyota ha annunciato un obiettivo ambizioso per le proprie vetture, raggiungere i 1.000-1.500 km di autonomia, grazie alle nuove tecnologie sviluppate nel campo delle batterie.
La maggiore efficienza delle batterie integrate nelle vetture elettriche di prossima generazione, in uscita già nel 2026, dovrebbe aumentare sensibilmente, portando in alcuni casi l’autonomia oltre i 1.000 km, e fino a 1.500 km entro il 2027/2028. Come? La chiave per aumentare sensibilmente l’autonomia sono le batterie allo stato solido, che il produttore giapponese punta a integrare nelle proprie auto entro il 2027.
Come le batterie agli ioni di litio, le batterie a stato solido hanno un catodo e un anodo, e la reazione elettrica permette il passaggio degli elettroni da un lato all’altro, consentendo il passaggio di corrente. Nelle batterie allo stato solido, il conduttore invece di essere liquido (come nelle batterie più comunemente usate oggi) è un materiale solido, che garantisce una maggiore densità e una capacità maggiore rispetto alle batterie agli ioni di litio, e di conseguenza una maggiore autonomia.
L’autonomia, però, non dipende solo dalla batteria: durante il workshop, Toyota ha anche svelato che sarà l’intelligenza artificiale a dare un contributo significativo per migliorare le performance delle auto elettriche, disegnando le linee delle vetture per renderle sempre più aerodinamiche ed efficienti.
Anche la possibilità di conservare l’energia da fonti rinnovabili potrà fare la differenza nell'ambito dello sviluppo sostenibile e della mobilità elettrica: come? Ascolta l’intervista a Matteo Mazzotta, CEO della start-up italiana Green Energy Storage, per il podcast di Repower, “Rumors d’ambiente”, la trovi qui.
20 giugno 2023