Sulle auto elettriche c’è ancora tanta, troppa disinformazione. Ecco quindi un breve elenco di cinque punti che chiarisce alcune informazioni fondamentali e sfata qualche fake news.

 

1. Il diesel Euro 6 inquina meno dell’auto elettrica: falso.

Da tempo in rete circola una falsa notizia, secondo cui uno studio del CNR dimostrerebbe che i diesel Euro 6 inquinano meno delle auto elettriche. Si tratta di una fake news da manuale: questo studio è infatti citato ovunque, ma nessuno lo rimanda a un link, semplicemente perché non esiste.

 

2. Litio e cobalto, materie prime fondamentali nella produzione di ecar, impattano sull’ambiente: vero.

Le miniere di cobalto sono fonte di grave sfruttamento. Da tempo si stanno promuovendo iniziative come Ethical Cobalt o lo sviluppo di miniere conflict free, mentre c’è già chi, come Tesla, sta eliminando il cobalto dalle batterie delle proprie auto. Anche nel caso del litio, che proviene prevalentemente da deserti salati, occorre prestare attenzione al fattore sfruttamento, dal momento che questi luoghi custodiscono ecosistemi molto delicati.

 

3. Le auto elettriche hanno poca autonomia: falso

Quanta autonomia serve per le esigenze di mobilità? Una risposta la può fornire il rapporto Censis-Michelin sulla mobilità in Italia: dallo studio emerge che le distanze percorse dagli italiani e i relativi tempi medi impiegati in ciascun giorno feriale sono 28,8 chilometri per 57,5 minuti. Per i propri spostamenti il 65,4% degli italiani utilizza l’automobile. Ora, dati alla mano, la Nissan Leaf 2018, una delle ecar più vendute, ha un’autonomia di 285 chilometri; la nuova Renault Zoe R110 percorre fino a 300 chilometri con una batteria da 41 kWh; la Hyundai Kona EV, che adotta una batteria da 64 kWh, dichiara un’autonomia di quasi 470 km; mentre il suv Jaguar I-Pace arriva a 480 chilometri nel ciclo WLTP.

 

4. Quando si ricarica l’auto elettrica alla presa domestica, questa assorbe tutta l’energia: vero, ma solo in parte.

Considerando che la potenza impiegata per una normale utenza domestica è di 3 kW, la ricarica di una batteria auto assorbe l’intera potenza disponibile per circa otto ore. Il problema si risolve ricaricando l’auto di notte, quando normalmente gli altri consumi di casa sono a zero. Non solo, esistono dispositivi in grado di regolare la potenza assorbita dalla batteria in base alle esigenze del momento, interrompendola momentaneamente quando entra in funzione un altro apparecchio elettrico.

 

5. Troppe ecar creerebbero problemi alla rete elettrica: falso.

La Norvegia è il Paese europeo con il maggior tasso di diffusione di auto elettriche. Qui le ecar rappresentano ben il 21% del parco auto circolante, e si stima che entro il 2030 ci saranno circa 1,5 milioni di auto elettriche su strada. L’elettricità utile per la loro ricarica aumenterà la domanda complessiva (solo) del 3%. Nel prossimo futuro si potrà inoltre contare sulla Vehicle-to-grid (V2G), una tecnologia di ricarica bidirezionale, in grado di trasferire l’energia dalla rete alle batterie delle ecar (e viceversa) qualora sia necessario. Una possibilità reale: oggi la Nissan Leaf è la prima auto elettrica in Germania ad aver ottenuto il via libera per fornire servizi V2G. Potrà così fornire energia dalla propria batteria alla rete durante i periodi di picco della domanda.

11 gennaio 2019