Un nome più futuristico non si sarebbe potuto scegliere: stiamo parlando di Terzo Millennio, la supercar che segna l’ingresso di Lamborghini nel mercato delle auto elettriche. L’investimento è di quelli che contano: 200 mila euro l’anno che il marchio italiano destinerà ai ricercatori del MIT di Boston per tre anni. Obiettivo? Sperimentare soluzioni, materiali e tecnologie innovative in grado di traghettare nel futuro il concetto di mobilità sostenibile applicata al design e alla performance su strada.
Tra gli obiettivi principali del team dei ricercatori la riduzione del peso dell’autovettura e l’aumento della disponibilità di energia elettrica: l’idea alla base del progetto è quella di sostituire le vecchie batterie con supercondensatori in grado di recuperare l'energia cinetica senza influire in maniera eccessiva sulla durata. L’accumulo di energia potrebbe arrivare anche dai materiali utilizzati per la realizzazione della vettura, a partire dalla scocca stessa che potrebbe trasformarsi in un’unica grande batteria: immagazzinando gli elettroni all'interno di nanotubi integrati potrebbe incanalare l’energia raccolta verso i motori, quattro per l’esattezza, più piccoli e posizionati direttamente nelle ruote.
Il progetto di Lamborghini è ambizioso come pochi: “Vogliamo riscrivere le regole nel segmento delle supersportive”, ha spiegato Stefano Domenicali, Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini alla presentazione della vettura lo scorso novembre. “Il nostro motto è abbracciare la sfida di ciò che oggi è impossibile per tradurlo nella realtà di domani: Lamborghini deve dare vita ai sogni delle prossime generazioni”.
8 febbraio 2018