Crescono le immatricolazioni di auto in Europa, anche se siamo ancora lontani dal livello pre-crisi pandemica, e crescono anche le auto elettriche: l’analisi del Centro Studi Promotor, centro di ricerca specializzato nel settore automotive, evidenzia un +14% di immatricolazioni di auto per il mese di ottobre (rispetto all’ottobre 2022); la quota di auto elettriche sul totale delle immatricolazioni, che era del 12,2% nei primi dieci mesi del 2022, è salita di tre punti nello stesso periodo del 2023 arrivando al 15,2%.
Guardando alle auto elettriche, restano però notevoli le differenze tra Paesi: si passa infatti dall’83,5% della Norvegia al 2,5% della Slovacchia. Venendo ai cinque maggiori mercati dell’area, secondo lo studio di Promotor, nei primi dieci mesi del 2023 la quota più rilevante di immatricolazioni di auto elettriche è stata fatta registrare dalla Germania con il 18%, seguita dal Regno Unito con il 16,3%, dalla Francia (16%) e a grande distanza da Spagna (5%) e Italia (3,9%). I risultati dei primi tre Paesi sono dovuti soprattutto a incentivi generosi e acquisti di auto elettriche per flotte aziendali.
Anche in Italia esistono da anni incentivi di un certo rilievo per le auto elettriche, ma spesso, a causa di regolamentazioni complesse, sono rimasti inutilizzati: ad oggi, infatti, dei 190 milioni stanziati per incentivi all’auto elettrica nel 2023 ben 112 milioni non sono stati utilizzati. Resta poi il nodo delle flotte, un settore che in Italia stenta a decollare diversamente da quanto accade in altri Paesi dove esistono maggiori incentivi fiscali per l’acquisto di auto (elettriche e non) da parte delle aziende.
19 dicembre 2023