Il 65% degli italiani sarebbe interessato ad acquistare un veicolo elettrico, ma a causa delle difficoltà del mercato questo interesse spesso non si traduce in vendite concrete. Lo rileva l’EY Mobility Consumer Index 2024, lo studio annuale condotto dalla società di consulenza EY su 28 Paesi, inclusa l’Italia, con circa 19 mila intervistati.

Il 57% di coloro che nel mondo intendono comprare un veicolo ne acquisterebbe uno elettrico o ibrido (percentuale in aumento del 2% rispetto al 2023). In particolare, per il 37% degli intervistati, gli alti costi del carburante per i veicoli a combustione interna sono la principale motivazione per l’acquisto di veicoli elettrici; tuttavia, oltre il 27% degli intervistati considera ancora la mancanza di stazioni di ricarica come principale ostacolo all’adozione di veicoli elettrici.

Rispetto al 2023, l’aumento nelle intenzioni di acquisto di auto elettriche si è registrato soprattutto in Australia (+26%), Giappone (+15%) e Olanda (+6%). Per quanto riguarda la propensione dei consumatori all’acquisto di veicoli elettrici, in termini assoluti al primo posto si trova la Cina (78%) seguita da Singapore (74%), Norvegia e Tailandia (73%); numeri più bassi per i Paesi dell’Unione Europea (circa 57%).

Prendendo in considerazione l’Italia, il 65% degli italiani intervistati sono intenzionati ad acquistare un veicolo elettrificato (ibrido, elettrico puro o ibrido plug-in), in lieve calo rispetto al 70% del 2023 ma superiore alla media (62%) dei Paesi esaminati. L’Italia si colloca quindi, per questo indicatore, al sesto posto della classifica complessiva. Guardando più da vicino le preferenze di motorizzazione, si osserva un lieve incremento nella propensione all’acquisto di veicoli BEV, (dal 21% del 2023 al 22%); al contrario, la propensione per i veicoli plug-in scende dal 22% al 20%, percentuale comunque superiore alla media globale (12%). La propensione all'acquisto di veicoli ibridi cala invece dal 27% al 23%.

L’interesse degli italiani fatica però a tradursi in acquisti concreti a causa dei prezzi elevati dei veicoli elettrici. Inoltre, malgrado i progressi degli ultimi anni, l’infrastruttura di ricarica e l’esperienza del cliente rimangono aree critiche: il 33% degli intervistati italiani ha segnalato la limitata autonomia con una ricarica completa, e il 30% parla di tempi di ricarica troppo lunghi, dovuti alla scarsa disponibilità di punti di ricarica veloci.

Secondo EY, per supportare la transizione elettrica è necessario intensificare gli investimenti e le iniziative europee e nazionali, concentrandosi su tre aree: ampliare il numero di punti di ricarica in posizioni strategiche, avviare l’installazione di punti di ricarica veloci sulle autostrade, e migliorare l’esperienza del consumatore, ad esempio integrando piattaforme digitali che offrano un’unica interfaccia per pagamento e prenotazione e garantendo maggiore trasparenza su tariffe e tempi di ricarica.

Per approfondire i risultati, puoi scaricare l’EY Consumer Mobility Index qui.

22 ottobre 2024