La rivoluzione elettrica è iniziata, è un dato di fatto. Già dal 2017, tutti i maggiori produttori di automobili hanno immesso sul mercato decine di nuovi modelli elettrici e ibridi: Audi, BMW, Opel, Toyota, persino Fiat (ora FCA). Tutti sono pronti al grande salto verso un futuro a zero emissioni.
L’aumento di modelli elettrici in arrivo nei listini delle case automobilistiche ha reso via via sempre più attuale la considerazione relativa al prezzo d’acquisto, che per questa tipologia di veicoli risulta essere piuttosto elevato. I contributi pubblici permettono di abbattere in modo considerevole la cifra: oltre all’Ecobonus istituito a inizio anno – per saperne di più, basta un click al seguente articolo – esistono una serie di fondi stanziati a livello regionale per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di agevolazioni collegate alla rottamazione dei vecchi veicoli inquinanti. Come in Lombardia, dove il bando rinnova autovetture punta alla “sostituzione” del veicolo a benzina con un mezzo a basse emissioni. Per accedere al beneficio – il fondo stanziato è di cinque milioni per il 2019 e di tredici milioni per il 2020 – i cittadini privati residenti in Lombardia devono infatti rottamare la vecchia auto e allo stesso tempo acquistarne una nuova, anche in leasing. Il contributo singolo, che va dai duemila agli ottomila euro versati sul conto corrente del beneficiario, è cumulabile con altri benefici ma può essere richiesto solo una volta.
E i contributi per le imprese? Sempre in Lombardia è attivo un fondo riservato alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Regione. Per accedervi è necessario radiare, per demolizione o esportazione all’estero, il veicolo a benzina, e acquistare contestualmente un veicolo a basse emissioni. Il valore del fondo ammonta a quattro milioni e mezzo per l’anno 2019 e a due milioni per il 2020. I benefici non sono cumulabili, ma ogni azienda può richiederli fino a cinque volte.
Come si legge sul sito della Regione, il fondo per la rottamazione dei veicoli inquinanti destinato ai cittadini è già stato interamente assegnato, ma è possibile accedere a una lista d’attesa attiva fino alla fine dell’anno.
3 dicembre 2019