Sostenibilità, servizi condivisi, e naturalmente digitale: sono queste le caratteristiche della mobilità ideale secondo i giovani della Generazione Z, nati tra la fine degli anni ’90 e gli anni ‘10 del 2000, che iniziano ad avvicinarsi al mondo dell’automotive esprimendo gusti molto diversi dalle generazioni precedenti. Lo rileva una ricerca di Autoscout24, piattaforma online per acquisto e vendita di auto, e la società di consulenza e ricerca per il settore automotive Quintegia.
La “Gen Z” costituisce un punto di rottura rispetto alle precedenti generazioni: nativi digitali, studiano e leggono online, sono creativi, flessibili e multitasking, vicini a temi ambientali e quindi attenti ad adottare stili di vita più sostenibili. Come si spostano, quindi, i giovani della generazione Z? Secondo lo studio, per loro l’auto resta importante (lo dichiara il 72% del campione), ma sono più aperti all’uso di mezzi alternativi: quasi otto giovani su dieci (77%) usano abitualmente il trasporto pubblico (vs 50% delle altre generazioni), amano i servizi di micro-mobilità (61% vs 38%) e sono più propensi al car sharing (27% vs 14%).
Fa la differenza, rispetto alle generazioni precedenti, il tema della sostenibilità, molto importante per due terzi dei giovani (rispetto al 58% delle altre generazioni), che sono molto propensi all’acquisto di veicoli ibridi (73%) ed elettrici (66%). Il motivo? La mobilità elettrica permette di rispettare l’ambiente (55%) e rappresenta il futuro (38%).
Altro aspetto fondamentale, che anche concessionari e rivenditori dovranno tener presente, i giovani utilizzano sempre più la rete per raccogliere informazioni o comparare i prezzi, e l’84% di loro è più propenso ad abbandonare l’acquisto in caso l’’esperienza digitale sia lenta e poco fluida.
Cosa possono fare i rivenditori per essere più attrattivi per i giovani? Si va dalle offerte dedicate (per il 63%), seguite da assunzioni di venditori giovani (33%) e da esperienze interattive (30%) come la realtà aumentata o i configuratori virtuali.
I giovani chiedono poi ai rivenditori di far leva sui social network (50%), gli eventi dedicati ai giovani (33%) e gli influencer (25%). E anche la concessionaria, secondo la ricerca di Autoscout24, dovrebbe cambiare pelle: non più solo punto vendita, ma luogo in cui fare esperienza del brand e dei suoi valori.
2 agosto 2022