La rivoluzione elettrica in Svezia passa anche dalle grandi catene. Talmente grandi, da sapere di poter fare la differenza. McDonald’s, per esempio, punta a diventare un punto di riferimento per i proprietari di auto elettriche. Dopo aver installato la prima colonnina nel lontano 2009, oggi il colosso dei fast food conta oltre cinquantacinque stazioni di ricarica lungo tutto il Paese scandinavo (dove la densità demografica è piuttosto bassa). E i numeri sono in ascesa dal momento che l’obiettivo del progetto, denominato McCharge, è quello di inserire almeno una colonnina in ognuno dei suoi punti vendita drive-thru.

Secondo un sondaggio condotto da McDonald's nel 2018, il 48% dei conducenti di auto elettriche lamenta grosse difficoltà nel reperire le stazioni di ricarica. Per facilitare la ricerca, i ristoranti McDonald’s dotati di colonnina riportano una speciale segnaletica che, forte della riconoscibilità del marchio, è visibile praticamente a tutti.

Questi nuovi pannelli luminosi, installati per il momento presso i McDrive di Mjölby e di Munkedal, permettono di consultare il prezzo del Big Mac e dell’Happy Meal, ma anche il costo di una ricarica.

McDonald's è una di quelle aziende – come IKEA, per esempio – che da tempo sono coinvolte nello sviluppo di infrastrutture di ricarica lungo le strade della Svezia. In un Paese in cui un numero sempre crescente di automobilisti sceglie l’e-mobility, dai vertici delle grandi catene è forte la responsabilità di adottare scelte sostenibili.

Non solo, con l’adozione di strumenti di ricarica da parte dei grossi retailer si conferma una tendenza già in atto ormai in tutto il mondo: non è necessario recarsi con l’auto elettrica al distributore di energia, basta raggiungere i grandi centri commerciali (dove una sosta è quasi sempre d’obbligo).

18 ottobre 2019