Veicoli elettrici, lampioni hi-tech e connessi, così come le auto: ecco gli “ingredienti” del prototipo di “smart road”, l’autostrada intelligente sviluppata al Centro ricerche di Casaccia di Roma da Enea, nell’ambito del programma “Ricerca di Sistema Elettrico” finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
Il progetto Smart Road prevede l’implementazione di un veicolo elettrico a guida autonoma e di 22 lampioni hi-tech, in grado di garantire una fitta rete di comunicazione con un’innovativa infrastruttura di elaborazione e supporto alle decisioni, per migliorare sicurezza, flussi di traffico e comfort di guida, ma anche risparmio energetico, garantendo quindi maggiore sostenibilità al settore dei trasporti su strada, uno dei più inquinanti in Europa.
Il prototipo di smart road sviluppata da Enea, lunga poco più di mezzo chilometro e larga sei metri, raccoglie dati dalle auto in transito e dai 22 lampioni “intelligenti”, e li invia a un innovativo sistema di supporto alle decisioni, che crea in tempo reale le mappe per gestire, ad esempio, la pianificazione delle ricariche dei diversi veicoli in transito, oppure – in senso inverso, dal sistema al veicolo – fornisce agli automobilisti informazioni utili su problemi alla rete stradale o particolari eventi meteorologici.
Sul veicolo elettrico sono montati sensori per rilevare posizione, velocità, produzione di particolato, carica della batteria o condizione del manto stradale, mentre le telecamere e le apparecchiature di connessione montate sui lampioni intelligenti permettono di osservare e misurare la densità di traffico veicolare e pedonale, l’illuminazione naturale e le concentrazioni di sostanze inquinanti. L’intensità luminosa dei lampioni è regolabile, così da garantire maggior risparmio energetico e minor impatto ambientale.
Il progetto punta anche a esplorare ulteriori innovazioni: dalla ricarica wireless dei veicoli elettrici al ride sharing, la condivisione di veicoli autonomi per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale.
Come si sta evolvendo la ricerca sulle “smart road” in Europa? Ne abbiamo scritto qui.
3 novembre 2023