Agli italiani piace sempre più la mobilità condivisa: 6 italiani su 10 sarebbero pronti ad abbandonare l’auto di proprietà, secondo il sondaggio “Auto privata o mobilità condivisa?”, condotto dalla società di consulenza Aretè lo scorso aprile a Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna, con l’obiettivo di capire l’interesse per la mobilità condivisa tra i cittadini italiani.

Prima di vedere i risultati nel dettaglio, facciamo chiarezza: per car sharing si intende l’autonoleggio a tempo di un’automobile di proprietà di terze parti (in Italia solo le aziende possono dare a noleggio un’auto, in altri Paesi anche i privati), mentre il car pooling è l’uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che devono percorrere uno stesso itinerario, o parte di esso, senza finalità di lucro.

L’88% delle persone intervistate da Aretè possiede una vettura, e alla domanda “quale strumento di trasporto utilizzi per muoverti abitualmente in città?” 8 intervistati su 10, equamente suddivisi, rispondono “a bordo di un’auto privata e sui mezzi pubblici”. Il 10% si serve di moto o scooter.

Secondo il sondaggio, 9 italiani su 10 dichiarano di conoscere il car sharing e il 52% di questi dice di averlo utilizzato almeno una volta. Per quanto riguarda il car pooling, il 48% degli intervistati dice di conoscerlo e il 38% di questi lo ha usato almeno una volta. Analizzando i dati sulle singole città, Milano è quella dove è più elevato l’uso dei mezzi pubblici: il 55% degli intervistati del capoluogo lombardo si affida infatti a tram, autobus e metropolitana per spostarsi, mentre il 25% usa le quattro ruote. A Roma l’uso di bus e metro per gli spostamenti quotidiani scende al 34% e l’uso dell’auto viene preferito dal 47% del campione. Se a Firenze e Bologna le percentuali di utilizzo di auto e mezzi pubblici sono molto simili, a Torino prevale l’uso del mezzo privato, 51% contro il 34% per i mezzi pubblici.

Nonostante complessivamente prevalga ancora l’uso dell’auto privata per gli spostamenti urbani, secondo il sondaggio 6 italiani su 10 sarebbero disposti ad abbandonare l’auto di proprietà in favore delle soluzioni di mobilità condivisa, per diversi motivi: da quelli ambientali e di decongestionamento del traffico (70% degli intervistati) a quelli economici, per risparmiare (20%).

Gli ostacoli a una diffusione capillare della mobilità condivisa sembrano essere il prezzo - 8 intervistati su 10 si dicono disposti a spendere al massimo 200 euro al mese, importo al di sotto della soglia ipotizzabile per un uso continuo di questi servizi – e la paura di “restare a piedi”, per il 51% degli intervistati. Disponibilità delle vetture e del servizio e prezzo sembrano quindi essere i nodi principali da affrontare per rendere la mobilità condivisa uno strumento più usato e apprezzato dalla maggior parte degli italiani.

24 maggio 2024