Anche gli Stati Uniti “restano a casa”, per l’emergenza coronavirus. Le grandi metropoli americane che conosciamo, a partire da New York - con la sua incredibile vitalità, la sua gente, le sue lunghe avenue affollate - sono ferme. Chi deve muoversi, però, lo fa in modo sostenibile, con bici e monopattini elettrici, soprattutto nella Big Apple e a Chicago: lo segnala il New York Times, citando i dati di Citi Bike, il servizio di bike sharing newyorchese, che ha visto la domanda di biciclette crescere del 67% a marzo, un totale di 517.768 percorsi effettuati contro i 310.132 nello stesso periodo dell’anno scorso.

Un aumento dovuto anche all’emergenza coronavirus: chi deve muoversi preferisce non farlo sui mezzi pubblici, per evitare i contatti. Anche Chicago ha visto un raddoppio nell’uso delle bici in sharing a marzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E i monopattini elettrici sono sempre più utilizzati: le piattaforme di sharing urbano hanno attivato promozioni e sconti per chi deve muoversi per necessità.

E in Europa? Qui le restrizioni sono iniziate prima, e sempre meno persone si sono mosse, anche a marzo, verso i luoghi di lavoro. Nel Nord Europa – Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Regno Unito – si è raccomandato l’uso della bicicletta per gli spostamenti necessari. Come riporta Il Sole 24 Ore, ad Amsterdam, dove le bici sono da sempre utilizzate dalla maggior parte dei cittadini, la distanza ufficiale da tenere a causa del coronavirus è di 1,5 metri, la stessa consigliata a livello mondiale per il sorpasso tra biciclette. Mentre la Federazione Ciclistica Inglese ha ricordato alla popolazione come per i pochi spostamenti quotidiani essenziali, la bici sia preferibile ai mezzi pubblici.

In Italia, su proposta dell’associazione Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica, come riporta BikeItalia, le officine di riparazione di biciclette possono restare aperte dichiarando tramite autocertificazione alla Prefettura lo svolgimento di servizi essenziali, quale può essere la riparazione delle bici quando sono usate come alternativa ai mezzi per trasporti essenziali.

Questa tendenza al rafforzamento della mobilità sostenibile potrebbe rafforzarsi anche quando inizieranno le prime caute aperture e sarà possibile muoversi più liberamente, seppur con cautela. Allora sarà comunque indispensabile usare, in alternativa a metro e bus, mezzi alternativi che garantiscano la giusta distanza. E la prima candidata è proprio la bicicletta.

8 aprile 2020