Cruscotto di polpa di caffè, lenticchie per il quadro luci, noci e gusci d’uovo per i componenti in plastica: ecco gli interni delle auto del futuro secondo il britannico Ian Callum, direttore del design della casa automobilistica Jaguar.
Ebbene sì, secondo Callum infatti se si vuole puntare alla sostenibilità a tutto tondo, bisogna lavorare sull’intera produzione delle auto, interni compresi. Il progetto di ricerca ha usato come modello gli interni di una Porsche 911 d’epoca, e in partnership con l’azienda greentech Ottan, ha cercato di individuare i materiali che possano sostituire la plastica, soddisfacendo però i requisiti di progettazione e durata di un’automobile.
Callum ha così identificato i materiali che potrebbero, entro il 2030, essere lavorati in serie per gli interni delle auto: a sostituire la plastica sarebbero i gusci d’uovo mescolati a resina, con aggiunta di gusci di noce, mentre i copriluci o gli interruttori luminosi potrebbero essere prodotti con riso o lenticchie scaduti, quindi inutilizzabili come alimento. E ancora, la polvere di caffè di scarto potrebbe sostituire la plastica per i componenti del cruscotto.
Veniamo infine ai sedili: i vestiti usati e non più riutilizzabili possono essere riciclati per il rivestimento, così come la soluzione di Camira, azienda che produce tessuti partendo da rifiuti plastici recuperati da mari e oceani, mentre la moquette, nell’auto sostenibile del 2030, sarà sostituita da un tessuto riciclato chiamato “Econyl” e prodotto a partire da tappeti di nylon e reti da pesca.
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10 febbraio 2023