Il potenziale di diffusione delle auto elettriche e delle infrastrutture di ricarica in Italia, l’evoluzione del mercato della mobilità smart e sostenibile, l’attuale offerta di veicoli a zero emissioni: sono solo alcuni tra i macro-trend analizzati all’interno dello Smart Mobility Report 2019, il documento rilasciato dall’Energy and Strategy Group del Politecnico di Milano e presentato lo scorso settembre a Milano in occasione dell’evento That’s Mobility.
Per la prima volta in Italia, ad aprile 2019, è stata superata la soglia delle mille auto elettriche pure immatricolate in un mese, risultato che si è ripetuto poi a maggio e a giugno per un totale di seimila auto elettriche immatricolate nei primi sette mesi dell’anno, e che si deve (quasi) certamente agli incentivi all’acquisto introdotti dalla Legge di Bilancio 2019, grazie ai quali si è abbattuta la barriera più rilevante alla diffusione della mobilità elettrica in Italia: l’elevato costo iniziale del veicolo.
Parallelamente, in un momento storico in cui il possesso di un mezzo di trasporto non è una priorità, si fanno strada diverse modalità di trasporto in condivisione: dal classico car sharing che conta oggi un parco circolante di quasi settemila veicoli, al moderno scooter sharing, in cui i veicoli a zero emissioni rappresentano oltre il 90% della flotta (2.020 e-scooter su 2.240 unità in totale). Il servizio che vanta una maggiore quantità di veicoli circolanti è il bike sharing, che conta quasi trentaseimila unità, ma grande attenzione meritano le soluzioni di micromobilità, prima fra tutte il monopattino elettrico, che stanno cambiando il modo di concepire i trasporti cittadini, in particolare quelli brevi.
E infine, qualche previsione per il futuro: dall’analisi del trend di crescita emergono scenari distinti sulla mobilità elettrica in Italia, con proiezioni che spaziano da due milioni e mezzo di veicoli elettrici circolanti entro il 2030 (scenario “base”) a sette milioni di veicoli (scenario “sviluppo accelerato”). Il comune denominatore di tutti e tre gli scenari ipotizzati è il 2025: l’anno della svolta per l’e-mobility, coerentemente con quanto previsto nella bozza del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, sottoposto a gennaio dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Commissione Europea.
25 ottobre 2019