Una mobilità totalmente sostenibile su larga scala è possibile? Sembra di sì, e prima di quanto pensiamo: secondo uno studio della banca d’affari svizzera UBS, infatti, entro il 2050 il 50% delle nuove auto vendute nel mondo sarà elettrico, ed entro il 2040 nel mondo ci muoveremo solo su veicoli a zero-emissioni (considerando sia l’elettrico che l’idrogeno e altre tecnologie), grazie alla diminuzione dei costi tecnologici, un contesto normativo globale favorevole, gli incentivi governativi e l’aumento dei costi legati alle emissioni di CO2.
I motori elettrici, a lungo considerati troppo costosi, pesanti e limitati nella durata di vita, stanno raggiungendo la parità di costi con la tecnologia dei motori a combustione, sia per le auto, ma anche per camion (il trasporto su strada rappresenta circa il 12% delle emissioni globali), treni (0,4%) e navi (1,7%).Anche nel settore dell’aviazione (che rappresenta circa il 2–3% delle emissioni di CO2), gli aeroplani ibridi, elettrici o a idrogeno hanno un futuro interessante: secondo UBS, i piccoli aerei elettrici ibridi saranno in servizio entro il 2023-25 e quelli da 70-80 posti entro il 2028. Per il mercato di medio raggio, potrebbe essere sviluppato un aereo alimentato a idrogeno per il 2035.
Ma come accelerare questi trend? Secondo UBS, sono tre i fattori chiave:
Tecnologie di produzione delle batterie: i costi delle batterie sono diminuiti di oltre il 50% negli ultimi cinque anni e la piena parità dei costi di produzione con le auto con motore a combustione dovrebbe essere raggiunta entro il 2025. La sfida è la sostenibilità nella produzione: come riporta il V White Paper di Repower “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, infatti, si prevede che entro il 2030 la domanda di batterie aumenterà di 14 volte, facendo crescere in maniera vorticosa anche l’estrazione e la richiesta di materie prime. Da qui la necessità di ridurre al minimo l’impatto ambientale della produzione, che per le batterie significa riciclo di tutti i materiali a fine vita oppure seconda vita per le batterie esauste.
Celle a combustibile: i camion a celle a combustibile alimentati a idrogeno potrebbero diventare la soluzione più efficiente in termini di costi per il trasporto a lungo raggio. La tecnologia potrebbe anche sostituire le locomotive diesel e potrebbe essere utilizzata sulle navi.
Quadro normativo: fondamentali saranno le normative statali e sovra statali per la riduzione delle emissioni. Tra gli esempi positivi, il Green Deal europeo, che premia le tecnologie a basse emissioni di Co2 e penalizza la proprietà e l’uso dei veicoli a combustione.
Altri dettagli sullo studio di UBS si possono trovare qui.
23 marzo 2021