Un dialogo tra artisti, architetti, designer, filosofi e botanici, per quattro installazioni d’eccezione in un luogo speciale, l’isola della Certosa a Venezia: è “Biogrounds. Per una nuova coscienza ambientale”, progetto a cura di Domitilla Dardi, realizzato dal MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo in collaborazione con Vento di Venezia e con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, a partire dal 20 maggio.
Tre coppie creative per la realizzazione di tre grandi installazioni naturalistiche immersive, e un’installazione partecipata dal pubblico, per stimolare la riflessione sui temi ambientali e una “nuova coscienza” sulla sostenibilità.
Il designer e artista Andrea Anastasio, in dialogo con Angela Rui (critica e curatrice di design) ha realizzato Invasi, un’installazione composta da una miriade di vasi in terracotta di diverse dimensioni. Nel tempo i vasi - tra i primi artefatti della storia umana– torneranno alla natura diventando nuovamente invasi, colonizzati da piante spontanee o trasformati in rifugio per animali, rimandando ai cicli naturali.
L’opera Lo Spaccasassi di Beka&Lemoine (architetti e video artisti) in dialogo con Stefano Mancuso (botanico, accademico e studioso dell’intelligenza delle piante), vede protagonista il bagolaro: un albero simbolico per forza e resistenza, chiamato spaccasassi proprio perché capace di crescere in condizioni ostili.
Populus Alba è poi l’opera dei designer Studio Formafantasma in dialogo con il filosofo Emanuele Coccia. Lavorando sul tema degli alberi come organismi viventi, gli autori hanno creato un albero parlante, un pioppo. La sua “voce” può essere udita e amplificata attraverso dispositivi metallici, attaccate al tronco, appese ai rami o che spuntano dalle radici, semplicemente accostando uno smartphone. Completa le installazioni il “Seed bed” per il Progetto Alcantara MAXXI: un giardino che crescerà grazie ai semi lanciati dai visitatori e un luogo di sosta per gli uccelli migratori che fanno tappa sull’isola durante i loro spostamenti.
E trattandosi di Venezia e della sostenibilità, non poteva mancare Repower, che per Biogrounds metterà a disposizione le proprie soluzioni di mobilità sostenibile, dai cargobike a pedalata assistita LAMBRO, a Repowere, la barca full electric che permetterà l’accesso all’isola in maniera silenziosa e sostenibile. Sull’isola, Repower attiverà un servizio di micromobilità ispirato a DINAclub, progetto nato per elettrificare le ciclovie d’Italia e che in questa “tappa speciale” permetterà di visitare l’isola grazie alle e-bike messe a disposizione da Cambiobike, ricaricando grazie alla rastrelliera smart DINA. Per esplorare i sentieri che collegano le installazioni, e scoprire l’isola in modo sostenibile.
Biogrounds vi aspetta all’Isola della Certosa di Venezia, dal 20 maggio al 15 ottobre.
Venezia, da “città fragile” a laboratorio per un futuro sostenibile: ne abbiamo parlato con Roberto Cicutto, Presidente della Biennale, nel podcast “Rumors d’ambiente”: ascolta la puntata qui.
16 maggio 2023