Dagli aerei elettrici al legame con le fonti di energia rinnovabile, fino alle batterie: “Sostenibilità e innovazione: le due facce della nuova mobilità”, terzo capitolo del White Paper di Repower “Mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, guarda al futuro della mobilità sostenibile: su quali ambiti stanno lavorando innovatori e ricercatori?
Ecco tre domande e risposte per capire il legame tra nuova mobilità e innovazione.
Cosa c’entrano mobilità sostenibile e fonti rinnovabili di energia?
Il rapporto tra mobilità elettrica ed energie rinnovabili è uno scambio “do ut des”. Solo con elettricità da fonti rinnovabili la mobilità è davvero sostenibile, ma anche la mobilità elettrica può contribuire a risolvere alcune sfide della transizione alle rinnovabili. Ad esempio nell’accumulo di energia. Stiamo parlando, ad esempio, del sistema Vehicle-to-Grid (V2G) in cui i veicoli elettrici possono essere utilizzati come accumulatori di energia: le auto restituiscono alla rete parte dell’elettricità immagazzinata nelle batterie per compensare l’intermittenza delle energie rinnovabili. Con il V2G, l’utente di un veicolo elettrico può quindi decidere di immagazzinare elettricità quando le tariffe sono basse e reimmetterla nella rete quando il prezzo sale.
Voleremo con aerei elettrici?
Il traffico aereo, secondo le previsioni, crescerà a livelli record nei prossimi trent’anni. Per questo è necessario ripensarlo in ottica sostenibile. Dai carburanti sostenibili derivanti da fonti come oli esausti, rifiuti, colture non food, fino agli aerei con motore elettrico, di cui si iniziano a vedere alcune applicazioni anche se per velivoli di dimensioni ridotte. Un esempio? Il biposto Pipistrel Velis Electro, che nel 2020 è stato il primo aereo elettrico a ricevere la certificazione di volo dell’Unione Europea.
Batterie e innovazione: quali priorità?
Trattando l’innovazione legata alla mobilità elettrica è inevitabile parlare di batterie. Uno dei temi caldi riguarda l’utilizzo e riciclo di materie prime usate per le batterie, come litio, nichel e cobalto (la cui filiera di approvvigionamento è stata oggetto di analisi anche a causa della crisi ucraina, ne avevamo parlato qui). Tra le tante aziende attive in questo ambito c’è la britannica Aceleron, che usa una nuova tecnologia per creare pacchi batteria al litio facili da smontare, che incoraggiano il riutilizzo. Negli Stati Uniti, Redwood Materials ricicla materie prime dalle batterie a fine vita, mentre in Italia Cobat, piattaforma italiana per l’economia circolare, si occupa anche di raccolta e riciclo delle componenti delle autovetture, come appunto le batterie.
Per approfondire non perdete il terzo capitolo del nuovo White Paper di Repower: lo trovate qui.
3 maggio 2022