Avete mai sentito parlare di “range anxiety”? È uno dei principali ostacoli all’acquisto e utilizzo di un’auto elettrica: si tratta infatti dell’“ansia da ricarica”, la paura di non riuscire a raggiungere la meta del viaggio o una stazione di ricarica e rimanere a piedi. Ansia giustificata? Non più, o almeno non del tutto: scopriamo perché nel secondo capitolo del White Paper di Repower sulla mobilità sostenibile, con alcuni numeri che inquadrano il tema dell’ansia da ricarica:
127 km vs 350 km: nel 2010 in media con un “pieno” di batteria si percorrevano 127 chilometri; il costante sviluppo della tecnologia ha portato a una graduale crescita dell’autonomia, che ha continuato ad alzarsi nel corso degli anni: l’ultimo dato disponibile, del 2021, riporta un’autonomia media di 350 km per i veicoli elettrici “puri” (dati IEA – International Energy Agency).
85%: è la percentuale dei drivers elettrici che non superano i 400 km con una ricarica. Da una ricerca della società di consulenza strategica Aretè su un campione di 454 proprietari di veicoli elettrici puri in Italia, emerge che solo il 15% percorre più di 400 chilometri, mentre il 24% copre una distanza tra 300 e 400 chilometri, il 30% tra 200 e 300, il 23% tra 100 e 200 chilometri e il 7% meno di 100 chilometri. L’ansia da ricarica però si conferma una sfida: se ben il 96% degli intervistati si dice soddisfatto della tecnologia elettrica, la percentuale scende all’87% quando si parla di ricarica, a conferma dei dubbi persistenti tra i driver elettrici sull’effettiva diffusione della rete di ricarica e la disponibilità delle colonnine.
9,2%: è la percentuale degli agenti di commercio italiani che usano auto elettriche; un target interessante, perché ogni giorno macinano km in auto per lavoro. Secondo un sondaggio dell’associazione di categoria Agenti FNAARC, il 9,2% degli agenti che ogni anno percorrono tra i 30mila e i 50mila km usano auto elettriche: un dato interessante perché è più del doppio della quota di immatricolazioni di veicoli elettrici puri in Italia (circa 4%), e il 19% degli intervistati vorrebbe acquistare una BEV in futuro. D’altra parte, resta però lo scetticismo sulla distribuzione non uniforme dei punti di ricarica.
Infine, una provocazione: in Italia esiste una “resistenza ideologica” all’adozione delle auto elettriche? Scopri l’analisi su questo tema, nel secondo capitolo del White Paper di Repower.
12 marzo 2024