Anche sulla mobilità elettrica le fake news - “false informazioni” - abbondano: oggi ne sfatiamo tre, tra le più diffuse e recenti, raccontate nell’ultimo capitolo del White Paper di Repower sulla mobilità sostenibile:

  • È impossibile smaltire le batterie: è vero, le batterie non si smaltiscono completamente. Però si recuperano, riciclano e riutilizzano. Negli ultimi anni la filiera di riciclo delle batterie si è rafforzata, con nuove tecnologie per recuperare i materiali più preziosi (nichel e cobalto), ma anche litio e manganese. Sia in Europa che in altri Paesi si sta creando una vera e propria filiera per il recupero, riciclo o riutilizzo delle batterie. Un esempio tutto italiano? Remodule, la start up vincitrice del Premio Repower per l’Innovazione 2020, che ha ideato una tecnologia innovativa per il recupero dei pacchi batterie dismessi dei veicoli ibridi ed elettrici (scoprila qui).

 

  • Le auto elettriche possono facilmente prendere fuoco ed è difficile estinguere l’incendio: prima di immettere un veicolo elettrico sul mercato, i produttori devono soddisfare severe condizioni riguardanti la protezione antincendio; la percentuale dei veicoli elettrici che prendono fuoco è paragonabile a quella delle automobili con motore convenzionale.

 

  • Migliaia di auto elettriche in ricarica manderebbero in tilt la rete: secondo uno studio di RSE (Ricerca Sistema Energetico), ipotizzando che nel 2030 potrebbero esserci in Italia circa 10 milioni di veicoli ibridi ed elettrici ricaricabili da rete, i consumi annui del parco auto elettriche corrisponderebbero a 18,7 TWh (Terawattora), ovvero solo un +5% rispetto alla domanda energetica nazionale di oltre 350 TWh/anno. Secondo RSE, con piccole variazioni della produzione da parte delle centrali già esistenti, l’impatto della mobilità elettrica potrà essere gestito senza problemi.

 

Altre fake news sulla mobilità elettrica? Le trovate nel White Paper di Repower, potete scaricarlo qui.

14 maggio 2021