Parlare di mobilità, oggi, non può prescindere dal fare riferimento a un orizzonte più ampio, quello dell’interconnettività tra persone, oggetti e ambienti. Con questa riflessione si apre il secondo capitolo del White Paper di Repower sulla mobilità sostenibile, dal titolo Design come acceleratore della Smart City.

Stiamo parlando di un vero e proprio smart landscape, uno scenario intelligente dentro il quale agiscono in maniera tra loro connessa elementi appartenenti a domini digitali diversi: sanità, finanza, beni culturali, turismo e, naturalmente, mobilità.

La governance di questi processi si ispira alla visione rinascimentale, mettendo al centro l’Uomo e i suoi bisogni. Un ambiente che le stesse persone contribuiscono a plasmare con le loro attività quotidiane e che non solo è più vivibile (perché a misura d’uomo) ma è anche più bello esteticamente.

Proprio per questa sua vocazione rigeneratrice, il concetto di Smart City è spesso associato a quello di design. Un elemento, questo, che contribuisce a creare uno spazio moderno in cui la città è modellata dalle esigenze di chi la abita e in cui la mobilità gioca un ruolo fondamentale, soprattutto quella a zero emissioni!

Un esempio? Secondo la classifica di ICity Rank, su centosette capoluoghi italiani Milano è quello più smart. Tra i criteri distintivi che ne hanno decretato la vittoria c’è, ovviamente, la mobilità sostenibile. Alla vasta rete del trasporto pubblico locale, si unisce infatti la diffusione degli innovativi servizi di car sharing, in cui la città primeggia con 24,3 vetture ogni diecimila abitanti.

Al secondo posto si classifica Firenze, mentre Bologna è terza seguita da Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Parma, Modena e Reggio-Emilia. Sono queste le prime dieci Smart City italiane: per trovare la Capitale occorre scendere al quindicesimo posto.

Le Smart City italiane sono soprattutto quelle che hanno assunto un ruolo di guida nell’evoluzione verso una mobilità intelligente, come sharing ed electric mobility. Colpisce il fatto che si tratti di città che primeggiano anche sotto l’aspetto del design e della creatività: Milano con i suoi Saloni, la moda e il design industriale, Venezia con la Biennale e il turismo di lusso, Firenze con l’arte e la moda.

In questi contesti urbani in cui dominano design e funzionalità, non possono non inserirsi strumenti di mobilità nuovi, moderni, unici al mondo. Come LAMBROgio e LAMBROgino, i due cargo-bike elettrici di Repower disegnati da Makio Hasuike, celebre designer giapponese compasso d’oro alla carriera e fondatore di uno dei primi studi di Industrial Design italiani. Dietro questi strumenti c’è un’impostazione progettuale che abbina piacevolezza estetica e semplicità, facendo leva su un design distintivo e qualificante.

8 maggio 2020