È online la quarta edizione del White Paper di Repower sulla mobilità sostenibile, con dati, numeri e tutte le tendenze sul settore. Oggi ne raccontiamo la terza sezione, Ricadute economiche e sociali. Che cambiamenti sta portando la nuova mobilità? Eccone un assaggio, in tre punti:

  • L’era del produttore classico di auto è finita. Quella che stiamo vivendo è forse la sfida più impegnativa che il settore automotive si sia mai trovato ad affrontare. Domani saranno i veicoli elettrici a farla da padrone e le auto, già adesso, sono sempre più ricche di strumenti e soluzioni elettroniche. Se da una parte questo crea preoccupazione sugli scenari occupazionali nelle grandi fabbriche automobilistiche, dall’altra si aprono nuove prospettive: emergono infatti inediti profili professionali per cui si rendono necessarie nuove competenze. Per questo è importante che enti e soggetti formativi collaborino con le imprese per sviluppare le adeguate misure di aggiornamento professionale e upskilling.
  • Settori e competenze sono sempre più ibridi e fluidi, diventerà quindi fondamentale la strategia della coopetition: le aziende hanno bisogno di collaborare tra loro e con enti specializzati per rinnovare le professionalità da inserire al servizio del settore. Per tutte le realtà della mobilità diventa inoltre indispensabile estendere i propri orizzonti per non segnare il passo in questa continua escalation di opportunità. Un esempio? L’intesa tra FCA e Hon Hai Precision (produttori taiwanesi di microprocessori) per lo sviluppo di veicoli elettrici e l’implementazione dell'Internet of Vehicles. 
  • La mobilità sostenibile sarà un’alleata dei territori. Pensiamo al caso (fortunatissimo) del cicloturismo, che in pochi anni è diventato una vera alternativa al turismo di massa. Oppure alle partnership tra aziende del comparto mobilità sostenibile e settore turistico, come quella tra Repower e Vini Buoni d’Italia, che coinvolge le migliori aziende vitivinicole in Italia creando un circuito virtuoso per le strutture e l’ambiente. Un nuovo modello di economia, quindi, profondamente legato al territorio, che da esso trae spunto e in esso riversa le proprie risorse.

22 maggio 2020