Una fotografia dello stato dell’arte della mobilità sostenibile prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus: con il capitolo La mobilità elettrica avanza, si apre la nuova edizione del White Paper di Repower Italia presentato la scorsa settimana.

Partiamo dal mercato italiano dell’automotive: dopo una chiusura d’anno molto positiva dovuta alla forte spinta del noleggio a lungo termine e delle auto-immatricolazioni, a inizio 2020 i ripetuti (e perlopiù inefficaci) blocchi del traffico in tutte le principali città italiane e le strategie ambientali farraginose, hanno messo in evidenza la mancanza di una politica nazionale efficiente a sostegno del comparto automobilistico.

I dati registrati fino a gennaio 2020 parlano di un calo delle immatricolazioni di vetture diesel a doppia cifra: -23%. Più contenuta, invece, la discesa delle vetture a benzina (-3%). Ma in questo contesto di continuo cambiamento, ecco la vera riscossa: rispetto a gennaio 2019, lo scorso gennaio è cresciuto dell’82% il numero di immatricolazioni delle auto ibride, che adesso rappresentano il 10% del mercato totale.

Anche le immatricolazioni delle elettriche “pure” fanno ben sperare: +586,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 1.943 unità vendute (nel 2019 erano appena 283!).

L’entrata in vigore dell’Ecobonus per gli incentivi all’acquisto di veicoli a ridotte emissioni ha indubbiamente favorito la crescita del mercato della mobilità elettrica in Italia. Come evidenziato nello Smart Mobility Report 2019 di Energy & Strategy Groupper la prima volta è stata superata la soglia di mille auto elettriche pure immatricolate in un mese.

Certo, si tratta ancora di numeri relativi, soprattutto se paragonati ad altri mercati europei: per quanto riguarda le immatricolazioni, a dicembre 2019 la Svezia ha registrato una crescita del +50,8% (per un totale di 12.604 unità), la Francia un +31,7% (e 19.112 unità), il Regno Unito un +64.1% (e 24.722 unità), i Paesi Bassi un +182,4% (e 33.212 unità) e infine in testa assoluta la Germania, che ha registrato un +97% e ben 34.297 auto elettriche immatricolate nell’ultimo mese dell’anno.

Tuttavia quello che sta davvero cambiando, non solo in Italia ma in tutto il mondo, è la percezione della mobilità elettrica da parte degli operatori del settore: non più una nicchia ma una componente fondamentale della mobilità del futuro.

Secondo l’ultimo rapporto dell’ICCT (International Council on Clean Transportation) nel 2018 i veicoli elettrici per il trasporto di persone hanno globalmente superato i cinque milioni di unità con una quota di oltre due milioni di vendite annue. Nel 2019, evidenzia il report, la crescita delle vendite globali di veicoli elettrici è proseguita con un andamento molto simile, con picchi che hanno raggiunto i sette milioni di unità a novembre. I mercati chiave? Sono Cina, Europa, Stati Uniti e Giappone, che insieme rappresentano oltre il 96% delle vendite. Non è assolutamente un caso: in tutte e quattro le regioni esistono normative volte a garantire nel tempo l’aumento della diffusione della mobilità elettrica.

24 aprile 2020