Sarà la più grande vertical farm in Italia ed Europa: 9.000 metri quadrati, tutti in verticale, in cui verranno coltivati ortaggi e spezie in modo sostenibile, utilizzando una sofisticata tecnologia e sensoristica 4.0. L’agricoltura del futuro è già qui: è stato presentato il 29 maggio alla Triennale di Milano il più grande e avanzato stabilimento di vertical farming in Europa, che sarà realizzato a Cavenago (Monza e Brianza) da Planet Farms, società fondata da Luca Travaglini e Daniele Benatoff.

Planet Farms ha sviluppato una tecnologia all’avanguardia mondiale che permette di coltivare ortaggi in ambienti puri e controllati, senza l’uso di pesticidi e a Km zero. Forte di un sistema capillare di sensoristica che permette il controllo costante e preciso di tutta l’attività produttiva, la vertical farm di Cavenago sarà una filiera integrata: dal seme al prodotto finale. E l’intero processo sarà automatizzato. Il risultato? Un prodotto puro, fresco, completamente sostenibile, a km zero.

Al momento lo stabilimento si specializzerà nella produzione di basilico, erbe aromatiche e insalate. “Un sistema produttivo sano, perché privo di pesticidi, sostenibile, perché riduce lo spreco di risorse e fa risparmiare fino al 97% di acqua rispetto alle colture tradizionali, ed efficiente, perché permette di coltivare ovunque, dal Polo Nord all’Equatore, senza preoccuparsi del meteo e degli spazi” ha spiegato l’Ad di Planet Farms Luca Travaglini. A fianco di Planet Farms, aziende-partner che fanno dell’innovazione la loro cifra distintiva: da Travaglini SpA a Signify (ex Philips Lighting), da 255 HEC a Wood Beton Spa e Camuna Prefabbricati Srl, a Sirti e Netafim.

E la mobilità elettrica? Sembrerebbe un ambito molto distante dal vertical farming, invece coincide con gli stessi valori e visione del futuro. Repower ha infatti ideato Repower on board, programma dedicato alle partecipazioni in società e progetti non legati al mondo energy. Per questo Repower è partner di Planet Farms: business diversi, ma lo stesso impegno per sostenibilità e innovazione.

 

31 maggio 2019