Il mercato dell'elettrico è in forte espansione. Cittadini e istituzioni intravedono già i molti vantaggi della mobilità elettrica: si riduce infatti la dipendenza dal petrolio e diminuiscono le emissioni di CO2 e l’inquinamento atmosferico. Se l’attenzione ricade soprattutto sulle auto elettriche, non vanno dimenticati i mezzi elettrici a due ruote che mostrano di avere un grande potenziale, soprattutto nelle aree cittadine.
Due è meglio di quattro?
In un articolo scritto dal Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea in collaborazione con l’Università di Utrecht e l’Università di Ginevra*, un team di scienziati riporta un’attenta valutazione delle performance ambientali, economiche e sociali dei veicoli elettrici a due ruote. Lo studio afferma che la crescita di questi mezzi nei centri urbani potrà ridurre smog e dipendenza dal petrolio in tempi piuttosto rapidi.
Considerato che l’Unione europea si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 legate al trasporto, l’inquinamento acustico e atmosferico e la congestione stradale nelle aree urbane, i policy maker devono iniziare a scommettere in modo deciso su moto e bici elettriche introducendo incentivi per incoraggiarne l’uso – come corsie di guida dedicate, più parcheggi e stazioni di ricarica e una regolamentazione più severa sul rumore nelle aree urbane.
Prima le bici
Il limite di e-bike ed e-scooter è ancora il prezzo che fa desistere molti potenziali acquirenti. Nonostante ciò i due mercati sono cresciuti a buon ritmo e sembra che oggi le immediate potenzialità di penetrazione del mercato esistano soprattutto per le e-bike. I prezzi delle bici a pedalata assistita infatti stanno diminuendo grazie al progresso tecnologico ed è verosimile che continuino a scendere prima che i veicoli a due ruote di taglia media e grande penetrino il mercato su vasta scala.
* Weiss M., Dekker P., Moro A., Scholz H. e Patel M. K., On the electrification of road transportation – A review of the environmental, economic, and social performance of electric two-wheelers, Transportation Research Part D 41 (2015) 348–366.
6 aprile 2018