Dimenticate il rumore, lo stress, gli impegni inderogabili: al Boutique Hotel Torre di Cala Piccola di Porto Santo Stefano (Grosseto) di inderogabile c’è solo l’appuntamento con la natura, la bellezza del mare del Monte Argentario, una storia antica che dal ‘500 arriva ai nostri giorni passando per gli anni ’60 quando, tra queste stanze e viali immersi nel verde, passeggiavano al riparo da sguardi indiscreti Liz Taylor e Richard Burton, e persino la Regina d’Olanda.
L’attenzione alla sostenibilità e all’armonia con l’ambiente non poteva che essere naturale: un percorso avviato già da diversi anni dai proprietari dell’hotel, che fa parte di Ricarica 101, la rete di strutture d’eccellenza che hanno installato PALINA per la ricarica di veicoli elettrici. Il boutique hotel è anche dotato di certificazione VerdeDentro, che garantisce la fornitura di energia esclusivamente da fonti rinnovabili, e quest’estate presenterà ai visitatori LAMBROgino, l’originale veicolo a tre ruote a pedalata assistita di Repower.
La direttrice del Boutique Hotel Torre di Cala Piccola, Stefania Marconi, ci ha raccontato la loro storia d’eccellenza e la visione di sostenibilità.
Quali sono i punti di forza della vostra struttura?
Sicuramente la location, in una terra di grande bellezza, a picco sul mare, valorizzata negli anni grazie a interventi che ne hanno enfatizzato la naturale bellezza e armonia col territorio. L’ hotel nasce negli anni ‘60, quando venne acquistato da Nina Benini e Carlo Bertuzzi e trasformato in un club hotel esclusivo, uno dei più ambiti in Europa e luogo di soggiorno per i divi del cinema dell’epoca, da Liz Taylor a Richard Burton. Non si tratta infatti del “classico” hotel, fin dal nome che viene dalla Torre cinquecentesca ristrutturata, un presidio di avvistamento militare usato dagli spagnoli per difendere il vicino Stato Pontificio.
L’hotel è costituito da cottage e costruzioni immerse nella natura: ogni camera è diversa dall’altra, con ingresso indipendente, tra vialetti alberati e piccole scale, tutte con vista sul mare. Anche la piscina “Infinity pool” offre una vista indimenticabile sull’ arcipelago toscano, dall’Isola del Giglio a Montecristo: nei giorni di tramontana lo sguardo arriva fino a intravedere il profilo lontano della Corsica. Negli anni abbiamo iniziato un percorso green, sbocco naturale viste le caratteristiche della location, installando un sistema di pannelli solari per la produzione di acqua calda e un sistema di fitodepurazione per lo smaltimento delle acque reflue, che vengono riutilizzate per la cura dei giardini. Già da diversi anni, inoltre, si presentano clienti in auto elettrica: abbiamo quindi deciso di offrire questo servizio aggiuntivo con PALINA, la stazione di ricarica di design di Repower.
Fornitura da fonti rinnovabili, mobilità sostenibile e accoglienza di qualità: perché è un mix vincente?
Il nuovo lusso non è solo una questione di “stelle”: si identifica sempre più con la capacità di offrire un’esperienza unica, un’armonia con la natura e l’ambiente. Il lusso, secondo noi, non è più per pochi ma alla portata di tutti. La scelta “green” premia proprio questa idea di armonia, che unisce attenzione all’ambiente, legame col territorio, cura del particolare, storia della location. La “wow experience” del nostro hotel? L’espressione degli ospiti dopo l’arrivo, quando ammirano il blu intenso del mare e il verde della vegetazione.
Qual è la vostra visione della sostenibilità?
È una ricerca continua, che si compone di diversi aspetti oltre a quelli già menzionati. Durante il lockdown, abbiamo deciso di recuperare un terreno in abbandono per farne un parco sensoriale, con l’aiuto di un agronomo specializzato: qui gli ospiti possono fare un’esperienza di forest bathing, riscoprendo le piante, sedendosi all’ombra, praticando lezioni di yoga con in sottofondo solo il rumore del mare.
Un altro esempio è la classica linea cortesia delle camere: abbiamo scelto una linea bio a chilometro zero prodotta da Idea Toscana, azienda locale che produce una linea di cosmetici a base di olio extravergine di oliva toscano biologico. Una scelta d’ eccellenza, che rispecchia l’attenzione al territorio.
Che servizio offrirete ai vostri ospiti grazie ai cargobike Repower?
Il cargobike LAMBROgino si trova davanti alla reception, è parte integrante dell’accoglienza e utilizzato per il trasporto bagagli. È la nostra idea di hospitality: fin dall’arrivo, l’ospite sente di essere in un luogo speciale.
Nel post-pandemia, quanto conterà la sostenibilità per il vostro settore?
Conterà e conta già molto. Abbiamo già partner specializzati, soprattutto in Usa e Nord Europa, che da anni per i loro tour in Italia noleggiano solo auto elettriche per i loro clienti. In Italia stiamo cominciando ora, quindi abbiamo un margine di business importante, soprattutto se pensiamo alle nuove generazioni più attente e sensibili a questi aspetti. Sempre meno turisti, sempre più viaggiatori attenti alla sostenibilità: sono loro i clienti del futuro, e noi siamo pronti ad accoglierli.
3 agosto 2021