Si definisce una green company: RCR Cristalleria Italiana, azienda 100% “Made in Italy”, produttrice di splendidi calici e bicchieri nel cuore delle colline del Chianti, fin dagli anni 70 ha intrapreso la propria svolta ecosostenibile, partendo dai forni a fusione elettrica, non inquinanti a differenza di quelli a gas. Nel 2008 l’azienda ha abbandonato la produzione di cristallo al piombo e sviluppato il luxion ecocrystal, primo cristallo ecologico. Ed ora è entrata a far parte di Ricarica 101, installando PALINA di Repower, che permette ai visitatori di ricaricare velocemente e gratuitamente il proprio veicolo elettrico. In questa intervista tutti i dettagli di questa svolta “green”.
Cosa vi rende una green company?
Siamo un’azienda ecosostenibile per tipologia di processo e politica ecologica. Dagli anni ‘70, per primi in Italia abbiamo introdotto nel settore l’impiego dei forni a fusione elettrica. Il percorso di innovazione si è sempre accompagnato a quello ecologico: meccatronica, motori a magneti permanenti, elettrodi sinterizzati, riciclo automatico degli scarti e delle acque, taglio laser e molte altre tecnologie efficienti ed ecocompatibili. Nel 2009 abbiamo abbandonato la produzione del cristallo al piombo per il LUXION Crystal Glass, per arrivare nel 2018 al LUXION ECO-CRYSTAL, con cui produciamo calici e bicchieri per la tavola, la degustazione e il barware/mixology. Il nostro cristallo ecologico ha pari brillantezza, sonorità, trasparenza ed elasticità del cristallo al piombo, ma è privo di ingredienti potenzialmente pericolosi. È un benchmark mondiale in termini di riduzione dell’impronta di carbonio, ha un impatto zero in termini di emissioni in atmosfera e una riciclabilità del 100%. Grazie alla nostra struttura produttiva: usiamo solo forni elettrici, alimentati da fonti alternative e materie prime purissime. LUXION ECO-CRYSTAL costituisce il valore differenziante del brand ed è riutilizzabile all’infinito insieme al normale vetro, di cui anzi contribuisce a facilitare il riciclo, perché migliora il materiale reimmesso nel ciclo produttivo.
Qual è il punto di forza della vostra azienda?
RCR è attualmente la maggiore eccellenza italiana nel settore, una green company, da cui traggono ispirazione molti concorrenti anche in Paesi con grande sensibilità ambientalista.
Industria del vetro e mobilità sostenibile: perché questa scelta?
Il legame tra la mobilità sostenibile e le tecnologie sviluppate e impiegate da RCR è più stretto di quanto si possa pensare: nel tempo il nostro Dipartimento Ricerca e Sviluppo ha anche fornito soluzioni e componenti per la produzione di scooter o di propulsioni elettriche per navi e ingegnerizzato un prototipo dimostrativo di 500 elettrica, che ha avuto un ruolo importante per la successiva approvazione della legislazione vigente in tema di conversione elettrica dei veicoli ordinari. D’altra parte la mobilità dolce e sostenibile è connaturata all’armonioso territorio dell’area del Chianti in cui RCR ha sede e in cui costituisce la moderna espressione di una tradizione radicata e plurisecolare.
Come l’eccellenza industriale di un’azienda come la vostra può unirsi alla mobilità sostenibile per un nuovo approccio alla scoperta delle bellezze d’Italia?
La PALINA di Repower è posizionata nell’ampio parcheggio privato del nostro Factory Store a Colle di Val d’Elsa, dove si può acquistare tutto l’assortimento di prodotti in cristallo ecologico. È un punto strategico rispetto a Firenze, Siena, il Chianti, San Gimignano, Volterra e molte altri luoghi di interesse storico-architettonico e naturalistico. In questo contesto, RCR, principale erede dell’antichissima tradizione locale nel settore, presenta un polo produttivo aperto, su prenotazione, alle visite del pubblico che può arricchire la sua esperienza di conoscenza del territorio approfondendo la grande tradizione artigianale e manifatturiera di produzione del cristallo ecologico. La scelta di un partner come Repower e l’installazione di PALINA seguono il solco della tradizione e vogliono mostrare un’azienda ecosostenibile a tutto tondo.
18 giugno 2019