Toscana, fine ‘800. Lavinio Franceschi, proprietario terriero di Firenze, dopo aver sentito i racconti di un pastore che portava il bestiame in transumanza vicino a Montalcino, decise di visitare la zona. Ne rimase così affascinato, che comprò alcuni terreni per fondarvi un’azienda agricola. L’azienda fu tra le prime a commercializzare quello che sarebbe diventato uno dei vini più celebri del mondo, il Brunello di Montalcino.

Più di 100 anni dopo, la Tenuta Il Poggione, tra i membri fondatori del Consorzio del Brunello, conserva la fedeltà alle proprie radici, unita all’attenzione verso l’innovazione e la sostenibilità. La Tenuta, immersa nello splendido paesaggio toscano, fa parte di Ricarica 101, la rete di strutture italiane di eccellenza che hanno installato PALINA Repower per la ricarica di veicoli elettrici. I titolari ci hanno raccontato la loro visione della sostenibilità.

Quali sono i punti di forza della vostra struttura? 

La nostra cantina combina una storia centenaria nella produzione di vini con le più moderne tecnologie. Il visitatore si trova circondato da paesaggi mozzafiato e ha la possibilità di ascoltare e vivere la storia di Montalcino con la filosofia di una delle cantine fondatrici del Consorzio del Brunello. E assaggiando i nostri vini può comprendere le potenzialità di questo territorio unico.

Quali sono i vostri progetti legati alla sostenibilità?

La nostra cantina, da sempre, pone un’attenzione particolare alla sostenibilità. All’interno della proprietà, in totale 600 ettari, abbiamo 140 ettari di vigneti e 70 di oliveti, il resto di seminativo e soprattutto bosco. Si tratta quindi di un ambiente molto diversificato: questo è molto importante, perché così si mantiene un ecosistema ricco, dove varie specie, anche animali selvatici, coesistono. Nel 2004 abbiamo installato sul tetto della nuova cantina alcuni pannelli solari grazie ai quali siamo autosufficienti per tutto l’anno dal punto di vista energetico. Nel processo produttivo riutilizziamo i prodotti di scarto della lavorazione delle uve e delle olive come fertilizzanti naturali; cerchiamo quindi di ridurre il più possibile l’impatto delle nostre lavorazioni sull’ambiente.

Perché avete deciso di puntare su mobilità sostenibile ed energia pulita, e quali sono i vantaggi della collaborazione con Repower?  

La mobilità sostenibile è il futuro, e l’energia pulita rappresenta sempre di più un elemento importante, sia per noi che per i nostri clienti. La collaborazione con Repower, top player del settore, ci permette di ampliare la platea di persone che conoscono la nostra realtà e la nostra filosofia e ci aiuta ad offrire un importante servizio.

Perché è così importante puntare sulla sostenibilità per il vostro settore? 

Chi lavora in agricoltura, più che in altri settori, sa quanto la terra sia generosa e quanto possa dare soddisfazioni. I nostri vini sono frutto della terra, oltre che del lavoro dell’uomo, ed è fondamentale prendersene cura e rispettarla, per far sì che continui a offrire i suoi frutti e dare la possibilità alle generazioni future di continuare su questa strada.

                                                                                                                                16 giugno 2021