febbraio 2024
Un comparto che avanza tra le incertezze (quello dell’elettrico italiano), in un contesto continentale più dinamico e ricettivo del nostro (quello dell’elettrico europeo), con una crescita importante del numero dei punti di ricarica pubblici, installati nel 2023. Sono forse questi i tre elementi più significativi dello scenario della mobilità sostenibile, fotografato dal White Paper di Repower. Il documento, giunto all’ottava edizione, mette a fuoco l’intero settore, con particolare attenzione al mondo della mobilità elettrica e delle infrastrutture di ricarica nel nostro Paese.
Il mercato auto in generale, dopo un 2022 complicato, nel 2023 ha registrato in Italia una crescita del 18,87% delle immatricolazioni, pari a 1.572.144 milioni di nuove vetture. All’interno di questo ecosistema, i numeri dell’elettrico italiano arrancano: le immatricolazioni sono state 66.276 di elettriche pure (BEV), pari al +35,11% a/a, una percentuale importante se presa da sola, modesta se confrontata con il dato europeo. La transizione ecologica nel comparto della mobilità in Italia procede, ma con un passo decisamente più lento rispetto al resto d’Europa: in Italia la quota di mercato delle BEV si assesta sul 4,2%, contro la media del 14,6% continentale. Unico segmento in controtendenza nel nostro paese riguarda i veicoli commerciali leggeri, che hanno registrato una crescita delle immatricolazioni vicina al 50%. Un secondo segnale positivo, o forse il primo, riguarda la rete di ricarica: nel 2023 crescono significativamente le di colonnine di ricarica sul nostro territorio: a fine 2023 i punti di ricarica pubblici erano oltre 50mila (+28% a/a) distribuiti su quasi 27mila infrastrutture.
Il White Paper, diviso in quattro capitoli, tratteggia un profilo del settore della mobilità, tra scenari e prospettive: dai trend di mercato del nostro Paese alle rinnovate attitudini di consumo, dalle scelte della politica all’innovazione portata avanti dalle start-up.
“Una prima conclusione che possiamo trarre da questo White Paper è che stiamo cambiando il nostro modo di muoverci - ha commentato Fabio Bocchiola, CEO di Repower Italia. Per avanzamento tecnologico e convenienza economica, per motivazioni di accresciuta coscienza ambientale e per consapevolezza che l’automobile di proprietà spesso non è più̀ un simbolo di libertà sociale, ma ne rappresenta un ostacolo: mettendo assieme queste tre ragioni ci rendiamo conto che sono le basi per un ragionamento che ci sta portando piuttosto rapidamente verso una mobilità sostenibile”.