novembre 2019
È stata annunciata ieri, 21 novembre, nel corso della nona edizione del Premio Gaetano Marzotto andata in scena al Link Campus University di Roma, la vittoria della start up RiceHouse, che si è aggiudicata ufficialmente il Premio Speciale Repower per l’Innovazione.
Nata dall’idea di Tiziana Monterisi, questa giovane azienda di Biella trasforma gli scarti derivanti dalla lavorazione del riso in materiali per la bioedilizia adatti a tutti i tipi di costruzioni, riutilizzandoli come risorsa e giacimento di energia pulita. Si tratta, in buona sostanza, di un nuovo modo, etico e tecnologicamente avanzato, di realizzare materiali per edifici completamente isolati, sostenibili e a bassissimo impatto ambientale.
La lavorazione dei materiali di scarto permette inoltre di rispondere virtuosamente ai problemi ambientali direttamente connessi alle pratiche di smaltimento dei residui e al consumo di suolo, sostenendo standard elevati di sostenibilità nelle produzioni agro-alimentari tradizionali.
Grazie a Repower, Ricehouse potrà usufruire di un percorso di mentoring e di accelerazione del business della durata di tre mesi: «Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento, un premio al lavoro svolto in questi anni» ha affermato Tiziana Monterisi, CEO e founder della start up «Siamo consapevoli che, anche nella sfera imprenditoriale delle grandi realtà come Repower, l’attenzione ai concetti di sostenibilità e di economia circolare cominciano a orientare le scelte e gli investimenti. La nostra vittoria diventa così il manifesto di un nuovo metodo di sviluppo imprenditoriale e di cambiamento dei paradigmi economici globali».
Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto Repower e la Giuria a premiare questo progetto tra i sei finalisti in gara? «Avendo fatto della sostenibilità il fil rouge di tutte le linee di business di Repower, sin dalla sua fondazione ai primi del ‘900, abbiamo deciso di riconoscere il Premio Speciale Repower per l’Innovazione a RiceHouse, perché crediamo sia nell’idea di circolarità dietro il progetto, sia nella costante ricerca di nuove soluzioni in grado di migliorare gli attuali standard di efficienza, in questo caso applicati al settore edile» ha spiegato Fabio Bocchiola, country manager della filiale italiana «Repower è un operatore elettrico, ma sono anni ormai che sosteniamo progetti non necessariamente riconducibili al nostro settore, perché crediamo fortemente nel valore aggiunto che possono portare la contaminazione e l’open innovation».