novembre 2023
Cambiamento climatico, biodiversità, consumo del suolo. In questo scenario, boschi e foreste diventano protagonisti della salute dell’ambiente. Ma chi se ne prende cura? Istintivamente, siamo portati a pensare che la gestione di questi spazi naturali, così importanti per la vita dei nostri territori, sia responsabilità degli enti pubblici. In realtà, circa l’80% dei boschi italiani appartiene a privati. Questo significa che la cura e la manutenzione riguarda quasi sempre i proprietari.
Per supportarli nella gestione sostenibile delle zone boschive è nato Forest Sharing, un progetto spin off dell’Università di Firenze. Un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da forestali, sviluppatori informatici e ricercatori. L’obiettivo è provare a trovare una soluzione al problema della gestione dei boschi e creare valore attraverso un equilibrio fra un loro utilizzo efficiente e la tutela dell’ambiente.
Iscrivendosi, i proprietari, permettono di mappare i territori dove si trovano i boschi e di conoscerli, ricavando informazioni sul numero delle piante, sulle condizioni del territorio, sulle possibili opportunità che potrebbe offrire e sugli interventi necessari per la messa in sicurezza.
Forest Sharing si occupa sia di mettere in contatto i proprietari dei boschi con altri attori della filiera, come quelli pubblici che rappresentano gli interlocutori necessari per la gestione di queste risorse, sia di proporsi come partner tecnico per attività di “censimento” e di cura del bosco. Un bosco gestito correttamente diventa una risorsa per i proprietari e per le persone perché è più resistente alle minacce e agli eventi avversi legati al cambiamento climatico.