dicembre 2020

 

Il termine per la fine della maggior tutela è fissato a gennaio 2021 per le PMI e a gennaio 2022 per tutti gli altri.

 

Proviamo a orientarci

 

Il servizio di maggior tutela, nato nel 2007, è un servizio di fornitura di energia elettrica con condizioni contrattuali ed economiche definite dall'Autorità per l’energia (ARERA) per i clienti domestici e le piccole imprese connesse in bassa tensione con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro, che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.

La Legge per il Mercato e la Concorrenza di agosto 2017 (e successive modifiche) - proseguendo il percorso intrapreso dal D.Lgs n. 79 del 16 marzo 1999, c.d. Decreto Bersani - ha stabilito la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica a partire dal 1 luglio 2020. Data slittata in seguito all'approvazione del D.L. milleproroghe (convertito con legge 28 febbraio 2020, n. 8) che prevede la fine del mercato tutelato al 1° gennaio 2022 per clienti domestici e microimprese e al 1° gennaio 2021 per le piccole imprese.

Entro quella data, quindi, tutti i clienti finali di piccole dimensioni dovranno scegliere il proprio fornitore di mercato libero, passando a una nuova offerta non più in regime di maggior tutela.

Il Milleproroghe ha anche stabilito che Mise e ARERA definiscano insieme "modalità e criteri dell'ingresso consapevole" nel mercato libero. L'instabilità della gestione del passaggio dall'uno all'altro mercato è stata una delle cause per la messa in discussione della scadenza del luglio 2020.


Passaggio al mercato libero, cosa cambia?

Nel servizio di maggior tutela le condizioni contrattuali ed economiche sono definite dall’Autorità per l’energia, mentre nel mercato libero dal fornitore. Ogni azienda è libera di scegliere le più convenienti in base alle proprie esigenze. Il passaggio è gratuito e non prevedere interruzioni del servizio né alcun tipo di intervento tecnico. L’utente finale non deve far altro che sottoscrivere il contratto con un fornitore di mercato libero che prenderà in carico il passaggio.


Quali sono i vantaggi?

Il passaggio può generare una serie di benefici per le aziende che possono:

  • scegliere la fornitura più adatta ai propri consumi potendo contare su offerte a prezzo fisso, variabile o misto
  • individuare, tramite una consulenza su misura, il mix perfetto
  • avere lo stesso interlocutore per energia, gas e servizi di efficienza e gestione dell'energia


Le varie tappe del processo

Il processo di liberalizzazione dell’energia elettrica in Italia è cominciato con il D.Lgs n. 79 del 16 marzo 1999, conosciuto come Decreto Bersani che, tra le altre cose, creava il mercato libero. Con il Ddl Concorrenza, divenuto legge nel 2017, è stata stabilita la definitiva abolizione del mercato tutelato. Ad oggi questa abolizione, dopo vari rinvii, è prevista per il 1° gennaio 2022 per clienti domestici e microimprese e il 1° gennaio 2021 per le piccole imprese.

 

Ultimi aggiornamenti - febbraio 2020

Il cd. Milleproroghe convertito con legge 28 febbraio 2020, n. 8 ha modificato, a fine febbraio 2020, quanto precedentemente stabilito riguardo alla rimozione delle tutele di prezzo.
In particolare ha fissato come nuove date:

• Il 1° gennaio 2021 per le piccole imprese di cui all'articolo 2, numero 7), della direttiva (UE) 2019/944 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019 [«piccola impresa»: un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro].
• Il 1° gennaio 2022 per le microimprese di cui all'articolo 2, numero 6), della medesima direttiva (UE) 2019/944 e per i clienti domestici [«microimpresa»: un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro].

 

Fine tutela piccole imprese - gennaio 2021

Confermata per le piccole imprese la data del 1° gennaio 2021 per il passaggio obbligatorio dal servizio di maggior tutela al mercato libero dell’energia elettrica. Con la delibera 491/2020/R/eel, l’ARERA definisce la regolazione del servizio a tutele graduali al fine di garantire la fornitura alle piccole imprese che, entro quella data, non avranno ancora individuato un venditore nel mercato libero.

La delibera definisce come piccole imprese quelle titolari di punti di prelievo interamente connessi in bassa tensione che abbiano:

  • un numero di dipendenti compreso fra i 10 e i 50 e/o
  • un valore di fatturato/totale di bilancio annuo fra i 2 e i 10 milioni di euro, oppure
  • almeno un punto con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kW

Il servizio a tutele graduali comporta che tali piccole imprese siano gestite per il primo semestre (1° gennaio - 30 giugno 2021) transitoriamente dagli attuali esercenti a maggior tutela secondo le condizioni contrattuali già in essere. Successivamente il servizio sarà erogato dagli esercenti selezionati con procedure concorsuali, nel frattempo elaborate.

 

Si attende il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico che avrebbe dovuto dettare la linea per il passaggio consapevole dei clienti dalla maggior tutela al mercato libero.

Tale decreto è, al momento, in fase di discussione e dovrebbe, comunque, essere approvato per fine anno confermando sostanzialmente le misure prese da ARERA con la del. 491.


Per evitare sorprese conviene pertanto valutare attentamente condizioni contrattuali e prezzi e scegliere il proprio fornitore.