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Piste ciclabili in aumento in Italia: +53,7% dal 2015. Il rapporto Ancma-Legambiente

31 gennaio 2025
A ruota libera

+53,7%: questa la crescita delle piste ciclabili a disposizione dei cittadini italiani, dal 2015 al 2023, pari a 100 metri ogni 1.000 abitanti; eccelle Reggio Emilia, con più di 48 metri equivalenti per 100 abitanti, seguita da Cosenza, Lodi, Cremona e Cesena. Fanalini di coda sono Vibo Valentia con 0,12 m, poi l’Aquila, Salerno, Napoli e Avellino.

Il nono rapporto dell’Osservatorio Focus2R, ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente sulla mobilità urbana a due ruote in Italia, fotografa una realtà variegata: se le due ruote sono sempre più presenti negli spostamenti urbani, nelle azioni e negli strumenti di pianificazione dei Comuni, l’automobile conferma però la sua posizione dominante nella mobilità, con un utilizzo nel 64,7% degli spostamenti, 2 punti in più del livello pre-pandemia, mentre la mobilità sostenibile (piedi, bici, micromobilità e mezzi pubblici) riguarda il 31,1% degli spostamenti.  

Come evidenzia il report, sale nel 2023 la disponibilità media di piste ciclabili nei capoluoghi esaminati, e anche l’accesso alle corsie di trasporto pubblico (permesso nel 54,1% delle città) e la percentuale dei Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici. Guardando alla disponibilità di parcheggi, il 51% delle città ne ha un numero tra 1 e 15 stalli ogni 1000 abitanti, mentre quelle con più di 45 stalli su 1000 abitanti sono solo il 4% dei Comuni. Sul podio Bologna e Milano con 1500 posti per bici e Firenze con 1200; nelle ultime posizioni Campobasso, Isernia e Perugia.

Per quanto riguarda la mobilità condivisa a due ruote, nel 2023 cresce del 16,3% il numero di biciclette in sharing: spicca Milano con una flotta di quasi 15mila bici, seguita da Roma (6.000), Firenze (4153), Torino (2800) e Bologna (2.300): queste 5 città contano, da sole, quasi il 70% della flotta complessivamente disponibile in tutti i capoluoghi. Tra le città con il maggior numero di prelievi di bici in sharing c’è Milano (oltre 5 milioni di prelievi), seguita da Firenze, Bologna e Roma.

Un aspetto particolarmente importante, quando si parla di mobilità a due ruote (bicicletta o motocicli), è la sicurezza: il 25,3% dei municipi considera il miglioramento della sicurezza per i ciclisti una priorità molto alta, il 34,3% una priorità alta, mentre il 29,3% la considera una priorità medio-bassa. La sicurezza, comunque, resta un tema molto attuale e centrale: lo dimostra l’attenzione data da molti Comuni alle delibere per rendere più sicura la circolazione delle biciclette nelle aree urbane, ad esempio puntando su soluzioni come i guardrail dotati di specifiche protezioni per ciclisti e motociclisti in caso di impatto.

Il rapporto Ancma-Legambiente presenta anche dati e analisi sull’uso delle due ruote a motore (elettriche e non) nelle città italiane: puoi scaricare la versione integrale qui.  

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