
Cerved Rating Agency alza il rating di Repower Italia
In concomitanza con la presentazione dei risultati di esercizio 2024 del Gruppo Repower - numeri che dimostrano una solidità finanziaria che consente di proseguire gli investimenti strategici per il mantenimento e l’ampliamento di produzione e distribuzione - è stato anche pubblicato il rating di Repower Italia da parte di Cerved Rating Agency.
L’agenzia di rating ha alzato a B1.1 il rating pubblico di Repower Italia
per l’anno finanziario 2024: il credit rating è passato da B1.2 a B1.1 “grazie al miglioramento dei risultati economici nel FY24” come si legge nella comunicazione di Cerved. L’agenzia evidenzia che le previsioni economico-finanziarie per l’esercizio 2025 di Repower Italia “dovrebbero mantenersi allineate all’attuale classe di rating” (qui il comunicato integrale).
Cerved Rating Agency è un’agenzia di rating specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie e nella valutazione del grado di sostenibilità degli operatori economici. Nell’ultimo anno, il Gruppo Repower ha completato l’acquisizione delle quote di Repower Renewable, precedentemente detenute da Omnes Capital. Con questa operazione, il Gruppo detiene ora il 100% della società, che sviluppa e gestisce impianti eolici, solari e idroelettrici in Italia. Attualmente, il parco impianti di Repower Renewable vanta una capacità complessiva di 113 MW, a cui si aggiunge un portafoglio di progetti di centrali elettriche già autorizzati per ulteriori 200 MW. Inoltre, il Gruppo Repower ha stabilito obiettivi climatici chiari nel suo Rapporto sulla sostenibilità: per la produzione di energia elettrica è stato fissato l’obiettivo di intensità Zero emissioni nette entro il 2050, con un traguardo intermedio di –15% entro il 2035. Questi obiettivi realistici verranno perseguiti con misure mirate e un monitoraggio costante.
Cresce anche l’attività di vendita in Italia: se da un lato nel segmento della grande clientela si è verificata la prevista contrazione, questa è stata ampiamente compensata dalla forte espansione tra le piccole e medie imprese.