settembre 2024
È mio dovere? Ne sono responsabile? Mi riguarda? Quanto conta per me? Sembrano domande personali, ma in realtà sono anche questi gli interrogativi che si pongono le aziende ogni volta che definiscono i confini della propria azione al di là dei dati produttivi e dei risultati economici. Tra sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, ogni giorno le imprese si chiedono quanto siano tenute ad “andare oltre”. Il primo Bilancio Integrato di Repower, da poco pubblicato, restituisce per esempio una visione unitaria delle attività dall’azienda e non separa i risultati economici da quelli sociali e ambientali.
Negli ultimi mesi Repower ha deciso di continuare il proprio sostegno a tre associazioni già supportate in passato: una di queste il progetto Unìsono dell’associazione Walter Vinci, a cui è stato erogato un contributo per fornire consulenze professionali a ragazzi con disabilità cognitiva. Unìsono è da tempo attivo nella realizzazione di serate di clubbing inclusivo accessibili anche a ragazzi con la sindrome di Down, che possono avere esigenze diverse. Una fra tante, il volume della musica che, se troppo alta, può essere poco tollerata.
Un’altra realtà molto radicata nel territorio e già sostenuta da Repower è quella di Progetto Arca. Questa volta il supporto è stato indirizzato verso il market solidale, un luogo dove le persone e le famiglie indigenti possono fare la spesa gratuitamente ogni mese, impegnandosi in cambio in un percorso di attivazione sociale.
Continua inoltre il sostegno alla Fondazione Renato Piatti, attiva nell’assistenza di persone con disabilità gravi e delle loro famiglie. L’aiuto di Repower è servito per acquistare tende sensoriali che, sfruttando il metodo Snoezelen, promuovono la stimolazione visiva e l’interesse per ciò che accade intorno alla persona, favoriscono l’emergere di esperienze e l’interazione con il personale, andando oltre i bisogni assistenziali di accudimento.